Sabato scorso si è tenuto un conclave giustamente stringato e privo dei momenti conviviali questo del 2011, data la coincidenza con gli eventi collaterali alla beatificazione del compianto Pontefice Johannes Paulus II, tuttavia denso ed importante per la qualità e la quantità di decisioni da prendere.
Dopo la lettura del messaggio augurale del Presidente ed un rapidissimo exursus sulle attività del 2010 ci si è soffermati sui gravi eventi che hanno portato alla chiusura della Scuola d’Arme di Napoli e dei laboratori del Midgard.
All’unanimità è stata votata una mozione di condanna nei confronti degli ex che, in maniera sleale, hanno operato ai danni di questa Accademia.
Sono altresì state prese in considerazione le attività positivamente portate a termine che vanno dalla creazione della mostra “I Normanni in campo” alle attività culturali e di formazione quali conferenze, stages e dimostrazioni.
La prossima apertura del centro culturale dell’Accademia in Orvieto e le nuove attività previste in Napoli, Salerno e Potenza obbligano l’Accademia a rinnovare il proprio dispositivo statutario in funzione di minor aderenza territoriale. Anche questo punto è accolto all’unanimità con la sola osservazione dell’Avv. Vergaglia sui limiti delle modifiche apportabili allo statuto di una ONLUS.
E’ stato dato il via al nuovo programma sulla falsariga di quello del 2010 e con la riduzione del numero delle partecipazioni ad eventi e rievocazioni che viene demandata esclusivamente alla “Compagnia dei mestieri”. Quest’anno quindi niente campi d’Arme o scontri e scaramucce, non con questo quadro normativo ed assicurativo, non a queste cifre ridicole od addirittura col puro rimborso spese.
Viene deliberato come di giorni 20 il termine per la presentazione delle bozze del nuovo statuto, il 28 maggio sarà discusso e quindi approvato e reso esecutivo.
Il conclave si è quindi concluso con un brindisi ed una cena leggera, i partecipanti hanno poi preso la via pellegrina per Roma, sui percorsi dell’antica via francigena partendo dal Duomo di Orvieto dove però torneranno presto (ma questa è un’altra storia…).