Cultura e turismo dovrebbero essere uno dei settori trainanti della nostra nazione, soprattutto a livello locale e dovrebbero godere di ampio supporto dallo stato e non essere lasciati a pure logiche di mercato data l’ampiezza strategica del loro impatto sulle realtà dei nostri centri più piccoli. La rievocazione storica, in tutte le sue forme, è una delle espressioni meglio visibili di questi settori spesso promosse solo dagli enti locali e dalle associazioni di appassionati.
Tuttavia anche i più distratti questa estate avranno saputo che il governo, attraverso il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla con l’attacco ai palii con il loro impiego di cavalli proprio alla vigilia del Palio di Siena. Interessante che un ministro del turismo faccia della protezione animali danneggiando un elemento trainante del proprio settore: il turismo.
Inoltre a ben vedere tra i tagli alla cultura c’è anche quello che indirettamente lo stato ha fatto riducendo i budget degli enti locali (comuni, comunità montane, provincie) che inevitabilmente ricade sulla qualità dell’offerta locale stessa. Abbiamo quindi più sagre e feste orientate alla cucina tipica, che per loro natura riescono ad auto sostenersi, e meno rievocazioni storiche.
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